lunedì 2 ottobre 2017

L'angolo di Gio: Kismet Destino, Jakob Arjouni




Kismet-Destino, Jakob Arjouni

Terza avventura del detective Kemal Kayankaya.

Il private-eye turco di nazionalità tedesca è uno degli ultimi eredi di Philip Marlowe e Fabio Montale: un personaggio spaccone e sopra le righe a cui, malgrado tutto, ci si affeziona immediatamente.

Questa volta il nostro eroe si trova alle prese con gli sgherri dell'Esercito della ragione: un'organizzazione criminale che semina il panico fra i negozianti di Francoforte. 
Kemal e l'amico Slibulsky decidono di dare una mano a Romario, immigrato brasiliano proprietario di un ristorantino etnico. Così, quando i delinquenti si presentano dall'esercente per estorcergli una grossa somma, vengono annientati dopo un conflitto a fuoco. Da quel momento in avanti, per Kemal ed i suoi due amici la faccenda si complicherà terribilmente: il sedicente Esercito non è altro che un paravento dietro cui si cela uno spietato gruppo di nazionalisti croati ben infiltrati nell'industria e nelle istituzioni locali. 

Come al solito, Arjouni utilizza il noir per raccontare la società tedesca di fine millennio. Con la sua prosa, in grado di fondere i meccanismi dell'hard-boiled con l'ironia del protagonista, ci fa riflettere su una serie di problematiche di assoluto rilievo: la condizione disagiata degli immigrati, lo sfruttamento a cui sono sottoposti i profughi e, soprattutto, la realtà della nuova Europa, non immune da colpe.
Il ritmo è serrato, senza un attimo di tregua e caratterizzato da dialoghi brillanti dal taglio quasi cinematografico. Nonostante questo, la vera forza della serie sta tutta nel personaggio di Kemal: un detective duro ma dal cuore tenero, che diventa il vero e proprio paladino di una nuova realtà europea. Un continente in rapida trasformazione, in cui convivono razze e culture diverse,ed in cui migliaia di persone cercano quotidianamente una soluzione per sbarcare il lunario.


Consigliato a: coloro che amano il noir vecchio stampo – il cosiddetto hard-boiled – che qui ritroveranno in un'originale ed innovativa declinazione: l'etno-thriller, di cui Arjouni è stato il capostipite.


Voto: 7,5/10


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