giovedì 20 febbraio 2020

Norwegian blues, Levi Henriksen



Che dire di Iperborea? La casa editrice milanese, specializzata in letteratura del Nord Europa, non finisce più di stupire: continua a farci conoscere opere straordinarie, capaci di colpire la mente ed il cuore, lasciando un segno indelebile nell'anima di coloro che hanno avuto la fortuna di affrontarle.
Norwegian blues è uno di quei romanzi - ahimè sempre più rari - che possiedono la capacità di conquistare il lettore pagina dopo pagina.
Con l'andamento lento di un blues, puntando su una narrazione dall'immediatezza commovente, ci propone un coinvolgente ritratto della Norvegia rurale che è al tempo stesso un appassionato inno alla Musica (la "M" maiuscola è d'obbligo) di cui lo scrittore si dimostra essere un ottimo conoscitore.

Jim Gystad è produttore discografico stanco ed annoiato, che vive un momento di profonda insoddisfazione. La sua esistenza ha una svolta straordinaria quando, nel corso di un battesimo, sente cantare per la prima volta i tre fratelli ottuagenari Maria, Tulla e Timoteus Thorsen. Jim accomuna questo evento del tutto inaspettato ad un'esperienza mistica: un'emozione che lo fa finalmente sentire vivo.
L’idea di lanciare sul palcoscenico musicale il trio Thorsen diventa ben presto una vera e propria fissazione; un irresistibile tarlo che lo aiuterà a scacciarsi di dosso quella patina di sgradevole apatia che, da qualche tempo, ha ricoperto la quotidianità che lo circonda.
Passando attraverso una lunga sequela di situazioni esilaranti, il nostro amico discografico riuscirà nel difficile intento di conquistare la fiducia dei vecchietti, facendosi strada nel loro passato pieno di momenti dolorosi.

La trama, in apparenza esile, è in realtà pregna di vicende - l'una collegata all'altra - che consentono al lettore di ricostruire le tribolate storie di tre artisti unici: un uomo burbero e scontroso e le sue due sorelle che, seppur profondamente diverse, si dimostrano profondamente legate nella musica e nella vita.
Ritroviamo, con lo scorrere delle pagine, quelli che sono ormai considerati i temi ricorrenti della letteratura scandinava: la solitudine dell'individuo, il desiderio di fuga dalla routine cittadina, l'amore smisurato per la natura ed il trascorrere implacabile del tempo... il tutto con l'onnipresente accompagnamento della musica che assurge al ruolo di coprotagonista dell'intera vicenda.
Narrato con sobrietà ed insolita delicatezza, Norwegian blues è un'opera eccentrica, allo stesso tempo dolce e amara, che riesce a commuovere e a far riflettere sulla potenza della musica e sull'imprevedibilità dell'esistenza. Un romanzo memorabile, che può contare su personaggi autentici, dai sentimenti sinceri, a volte malinconici ma assolutamente non banali.


Consigliato a: coloro che apprezzano quei libri che sono in grado di commuovere e far sorridere allo stesso tempo ed a chiunque ami la musica - e la sua straordinaria magia - a prescindere.


Voto: 8/10


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