Il delitto alla rovescia,
pubblicato per la prima volta nel lontano 1934, va considerato come uno dei più
fulgidi esempi all’interno del sottogenere conosciuto come “enigma della camera
chiusa”. Con tale locuzione – per i pochi che non lo sapessero - viene identificata
una particolare varietà di romanzo poliziesco in cui l'indagine si svolge
intorno a un delitto compiuto in circostanze apparentemente impossibili: come risulta,
per l’appunto, quello compiuto in una stanza chiusa dall'interno ed
inaccessibile. Ma partiamo, come di consueto, dalla trama…
Donald
Kirk, un ricco editore e collezionista di francobolli cinesi, gestisce i suoi
affari nella sua suite all'Hotel Chancellor. Una sera si presenta un tizio
piuttosto stravagante, chiedendo di parlare col magnate. Osborne – il
segretario personale di Kirk – lo invita ad attendere in anticamera nell’attesa che il suo datore di
lavoro rientri. Nel momento in cui Kirk giunge all’albergo, accompagnato dall’amico
Ellery Queen, la porta dell'anticamera viene trovata chiusa dall'interno. Kirk,
Osborne ed Ellery decidono quindi di entrare da una porta secondaria e, del
tutto inaspettatamente, rinvengono il cadavere dello sconosciuto. Come se non
bastasse, si rendono conto di alcuni fatti davvero insoliti: la vittima indossa
i propri abiti alla rovescia e gli arredi della camera sono rivolti contro le
pareti
Si
tratta di un libro assolutamente scorrevole e avvincente, che conferma il ruolo
di primo piano rivestito da Ellery Queen nella storia della letteratura gialla.
Trattandosi di un mistery d'altri tempi, non si dilunga eccessivamente nell’analizzare
i lati più oscuri dell'animo umano - come capita di frequente nei romanzi
contemporanei; regala invece al lettore il gusto di interagire con protagonisti
assolutamente godibili, nella spasmodica attesa del colpo di scena finale che
rimetterà le cose a posto.
Sebbene
sia lievemente inferiore, dal punto di vista dell’intreccio, ad altri
capolavori del genere – si citano ad esempio Le tre bare di John Dickson Carr e Il mistero della camera gialla di Gaston Leroux – Il delitto alla rovescia è comunque un
libro che mantiene intatta la sua forza attrattiva nonostante il trascorrere implacabile
degli anni. E quando, nelle pagine conclusive, il geniale Ellery riunisce tutti
i sospettati per smascherare il colpevole… be’, si prova un senso di piacere così ludico
e giocoso da far impallidire la stragrande maggioranza dei giallisti del giorno
d’oggi.
Consigliato a:
tutti i cultori del giallo classico ed a chiunque voglia provare a scoprire il
colpevole prima delle rivelazioni finali del brillante Ellery.
Voto:
7,5/10
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