sabato 9 settembre 2017

L'angolo di Gio: La fabbrica delle stelle, Gaetano Savatteri




La fabbrica delle stelle, Gaetano Savatteri

Dopo essere più volte comparso come protagonista di racconti brevi nelle raccolte Sellerio (l'ultima è Viaggiare in giallo, uscito la scorsa estate), Saverio Lamanna è finalmente protagonista di un romanzo tutto suo.
Il giornalista/scrittore "fuori dal coro", una sorta di alter ego dello stesso Savatteri, si trova invischiato in una vicenda grottesca che assume a poco a poco i contorni del giallo. 
Dopo essere stato licenziato dal sottosegretario per il quale lavorava nella Capitale, il nostro protagonista viene assunto come guardia del corpo improvvisata: il suo compito è quello di spacciarsi per addetto stampa al fine di proteggere la produttrice di un film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Quando la donna viene uccisa, Lamanna dovrà vestire i panni del detective per arrivare a capo della faccenda.

Il romanzo, scorrevole e divertente, non ha grandi pretese al di fuori dell'accontentare i fan di un certo tipo di commedie gialle (quelle per cui Sellerio è universalmente conosciuta). Ricco di battute e di momenti di ilarità, riesce a strappare al lettore più di un sorriso.
Chi è alla ricerca di una crime-story classica, dalla trama avvolgente e sorprendente, probabilmente non sarà del tutto soddisfatto dall'intrigo, che si presenta abbastanza scontato e prevedibile. 
La narrazione, però, riesce a colpire nel segno facendo leva sulle disavventure dei simpatici protagonisti, lo stesso Lamanna ed il fido Peppe Piccionello: un personaggio davvero esilarante, che calza delle infradito havaianas ed indossa magliette con scritte che vanno da Kannolo Addicted a La Sicilia si sconta vivendoci.
Arrivati all'ultima pagina, possiamo dire di aver letto un libro non certo memorabile, ma che ha la capacità di divertire il lettore in maniera intelligente e mai scontata, lanciando anche qualche azzeccata frecciata nei confronti della superficialità della società contemporanea ammaliata da lustrini e paillettes.


Consigliato a: chi ama le commedie gialle di Sellerio (quelle rese celebri da Camilleri, Malvaldi & C.) e a tutti coloro che nella lettura cercano anche un po' di sano divertimento.


Voto: 7/10


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