Carta straccia, Jakob Arjouni
Jakob Arjouni è considerato l'inventore del cosiddetto etno-thriller: all'inizio degli anni Novanta del secolo scorso creò dal nulla questo nuovo genere, destinato a fare proseliti negli anni successivi.
Nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla prima pubblicazione dei suoi romanzi, la serie dedicata al detective di origine turca Kemal Kayankaya riesce a mantenere intatta la sua freschezza, e la sua capacità di far presa su un pubblico che, come dimostrato nel corso degli ultimi tempi, ha dimostrato di amare i personaggi sopra le righe, antieroi fino al midollo (da Rocco Schiavone a Carl Mork).
Dopo l’esordio col botto di Happy birthday, turco!, ritroviamo il nostro "occhio privato", simpatico e spaccone, alle prese con un nuovo caso.
In questa occasione, viene assunto da un damerino al fine di ritrovare la sua ragazza misteriosamente scomparsa.
Kemal si ritrova così invischiato in una squallida vicenda di corruzione nella Germania in corso di unificazione: dovrà affrontare una banda di malviventi che specula vergognosamente sugli immigrati clandestini, promettendo a caro prezzo documenti falsi. Documenti che, per l’appunto, non sono altro che "carta straccia".
Questo romanzo ci introduce in un'atmosfera metropolitana piena di malaffare.
La Francoforte descritta dall'abile penna di Arjouni è una città ormai priva di controllo, in cui gioco d'azzardo i loschi traffici e la prostituzione sono all'ordine del giorno.
La narrazione è fluida e ammaliante, capace di fondere alla perfezione gli elementi tipici della letteratura hard-boiled americana – quella alla Raymond Chandler e Dashiell Hammett, per intenderci – con una verve ironica e scanzonata.
Proprio qui, probabilmente, sta l'originalità di Arjouni: non è cosa da tutti riuscire a far ridere di gusto mentre si racconta una vicenda nera, dai lati tragici ed oscuri.
Consigliato a: coloro che amano il noir classico ed a tutti gli appassionati di letteratura gialla che vogliono fare la conoscenza di un autore originale, che ci ha lasciato prematuramente.
Voto: 7,5/10
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