È sempre complicato recensire il libro di un'amica, poiché si corrono due rischi contrapposti: quello di essere troppo buoni o, al contrario, quello di dimostrarsi esageratamente pedanti (per non dire malvagi).
In questo caso, però, dare un giudizio sull'opera prima di Annalisa De Stefano è risultato più semplice del previsto.
Il romanzo racconta le vicende di Flavio De Luca: uno scrittore che, dopo un inizio folgorante, è diventato vittima di un lungo blocco creativo. Negli ultimi tempi ha scritto la storia di quattro personaggi che però non sono altro che semplici figure di carta: faticano a prendere vita, rimanendo rinchiusi nell'angusto mondo dei suoi taccuini.
Il romanzo racconta le vicende di Flavio De Luca: uno scrittore che, dopo un inizio folgorante, è diventato vittima di un lungo blocco creativo. Negli ultimi tempi ha scritto la storia di quattro personaggi che però non sono altro che semplici figure di carta: faticano a prendere vita, rimanendo rinchiusi nell'angusto mondo dei suoi taccuini.
La storia di Flavio si interseca con quella di Pietro,l'anziano libraio che, sin dall'infanzia, gli ha aperto le porte di un mondo meraviglioso: quello dei libri e della lettura
E poi ci sono due donne - Federica e Silvia – profondamente diverse l’una dall'altra ma che avranno un impatto decisivo sul futuro del protagonista.
Romanzo di formazione e cronaca di una presa di coscienza, elogio della lettura e scoperta di se stessi: sono diverse le possibili chiavi di lettura di quest’opera, che sa essere ironica ma allo stesso tempo profonda.
La storia di una rinascita viene raccontata con garbo e delicatezza, diventando un semplice ma efficace trattato sul modo di affrontare le difficoltà della vita.
I personaggi sono realistici, credibili nelle loro piccole imperfezioni, capaci di catturare il cuore del lettore.
Le divagazioni in romanesco di Amedeo, l’agente di Flavio, strappano più di un sorriso, donando alla trama quel pizzico di comicità che evita un eccessivo appesantimento della narrazione (il pericolo maggiore per racconti di questo tipo). Qualche difettuccio di editing è l’unica pecca del romanzo… ma si tratta davvero di minuzie.
Il libro funziona, appassiona e convince fino alla fine, senza ricorrere ad inutili riempitivi ed evitando con stile le cadute di ritmo.
Giunti all'ultima pagina e senza paura di essere smentiti, possiamo dire che Annalisa De Stefano ha vinto completamente la sua scommessa.
Consigliato a: chi ama i libri, la lettura e le storie che sono in grado di toccare nel profondo.
Voto: 7,5/10
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