domenica 1 agosto 2021

Le avventure del bravo soldato Svejk nella Grande Guerra, Jaroslav Hašek

 


Pubblicato per la prima volta nel 1921 questo romanzo, intriso di uno sferzante humour nero, racconta le disavventure di uno dei personaggi tra i più simpatici ed originali della letteratura di tutti i tempi.
Di quest'opera - suddivisa in tre parti (oltre ad un'accenno della quarta) - erano inizialmente previsti sei volumi; purtroppo la sua stesura fu interrotta dalla morte dell'autore per una grave patologia cardiaca, avvenuta nel gennaio del 1923. Non sapremo mai, quindi, quale sia stato il destino ultimo del protagonista...  

Sveik è l'antieroe per eccellenza. Improvvisamente strappato dalla sua professione di allevatore di cani, viene inviato a combattere in difesa dell'impero austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale. Nel turbinio incessante degli eventi, non si fa certo scoraggiare; riesce infatti a destreggiarsi in un marasma organizzativo senza precedenti facendo affidamento su quel misto di ingenuità e furbizia che contraddistinguono il suo carattere, giungendo a mettere alla berlina ogni forma di autorità.

Sveik è il fulcro attorno a cui ruota l'intero romanzo. Si tratta di un uomo ingenuo e sempliciotto, che non nasconde il suo entusiasmo di servire l'Impero, e che sa coniugare dentro di sé l'innato ottimismo e quell'astuzia prettamente contadinesca che, a tratti, ricorda il Bertoldo di Giulio Cesare Croce.
Attraverso le peripezie del suo protagonista, Hašek racconta il disfacimento dell'impero austro-ungarico. L'atrocità della guerra rimane spesso sullo sfondo, defilata, mentre l'autore sembra puntare il dito su un apparato burocratico arrivato al collasso, impersonato da vecchi generali rimbecilliti e ufficiali incompetenti. 
L'ambientazione è straordinaria: territori lontani dal fronte, stazioni sperdute e villaggi distrutti dalla guerra costituiscono lo sfondo su cui si sviluppa una narrazione fluente ed irresistibile, pregna di un umorismo tagliente e spietato.
Il libro si legge con gran godimento, grazie alla sua ricchezza di aneddoti e situazioni ai limiti dell'assurdo, costruite ad hoc per denunciare le contraddizioni di un intero periodo storico. 
Le avventure del bravo soldato Svejk nella Grande Guerra è una feroce ed azzeccata satira antimilitarista, che sottolinea l'idiozia di chi spesso detiene il potere di comando senza averne le capacità; utilizza alla perfezione i registri del grottesco ma il sorriso lascia spesso, dietro di sé, un retrogusto amarognolo.


Consigliato a: colore che vogliono affrontare un classico della letteratura antimilitarista, pieno di verve e di caustico umorismo, ed a chiunque ami i personaggi capaci di sconfiggere l'arroganza del potere facendo leva sugli strumenti dell'ottimismo e della semplicità. 


Voto: 8+/10


Gio 




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