Buongiorno!
Nonostante abbia una bella pila di libri che aspettano di essere letti, mi sono di nuovo affidata alla biblioteca: "così risparmio", pensavo, E INVECE NO! Perché ho letto quest'altra graphic novel e ora necessito di avere una copia tutta mia, proprio com'è successo con Turchina.
Il fatto che entrambe abbiano come titolo il nome della protagonista e che siano di tema letterario è totalmente casuale ma, conoscendomi, non credo che l'ennesimo "libri di libri" vi sorprenda. Dico bene?
JANE
Aline Brosh McKenna
Ramón K. Pérez
Bao Publishing
Pag. 224
Euro 21.00
Questa graphic novel è un moderno retelling di Jane Eyre, ovvero la medesima storia raccontata però con ambientazione dei giorni nostri. Infatti Jane è una ragazza rimasta orfana da bambina e, appena può, si trasferisce a New York per studiare: per ottenere la borsa di studio deve trovare un impiego in tempi brevi e, cercando cercando, viene assunta come baby sitter presso la villa di un'importante famiglia... attorno cui aleggiano un po' di misteri.
Il lavoro è arduo e la nostra protagonista pensa più volte di gettare la spugna - già dal primo giorno, in effetti - ma, rivedendosi nei panni della bambina di cui si prende cura, decide di resistere e rimane. E questo porterà decisamente inaspettati cambiamenti anche dal punto di vista romantico.
Il lavoro è arduo e la nostra protagonista pensa più volte di gettare la spugna - già dal primo giorno, in effetti - ma, rivedendosi nei panni della bambina di cui si prende cura, decide di resistere e rimane. E questo porterà decisamente inaspettati cambiamenti anche dal punto di vista romantico.
Ora, ammetto la mia ignoranza: non essendo particolarmente fan dei classici e delle storie d'amore, non ho mai letto Jane Eyre. Questo per dire che, nonostante abbia una vaga idea della storia di partenza, non so bene quali elementi siano stati di fatto modificati. E questo non è un male perché mi è quasi venuta voglia di leggere l'originale!
Per quanto riguarda le tavole, se il tratto non è dei miei preferiti la scelta dei colori l'ho trovata decisamente ottima perché aiuta a raccontare la storia rendendola comprensibile anche senza testi: bianco e nero per gli sfondi riguardanti luoghi del passato o di poco conto, colori caldi in una scena di persone in preda all'ira, ecc. Adoro quando si gioca col colore in questo modo.
Morale della favola, mi è piaciuto molto e non posso fare altro che consigliarvelo.