Dopo aver analizzato, nei due articoli precedenti, quella che è stata la lenta ma progressiva affermazione del Giallo italiano… non potevamo terminare senza lasciare un po’ di spazio agli autori contemporanei.
Sembra
quasi uno scherzo del destino, ma il romanzo poliziesco di casa nostra – che
per anni è stato trascurato/disprezzato/sminuito - dimostra oggi una vitalità
al di fuori del comune, tanto da essere diventato l’unico Genere Letterario
capace di tenere in piedi il traballante mercato editoriale.
Col
passare del tempo il numero degli ispettori e commissari nostrani si è
moltiplicato in maniera esponenziale; abbiamo così fatto la conoscenza di
personaggi originali, ben caratterizzati ed inseriti in un contesto geografico
che molto spesso assume una rilevanza non secondaria all'interno della storia.
Alcuni di loro sono divenuti eroi delle fiction TV, arrivando a competere con
modelli stranieri che, fino a poco tempo prima, erano predominanti.
Gli
autori italiani meritevoli di attenzione sono davvero numerosi e, mai come in
questo caso, risulta difficile operare una scelta che non faccia torto a
nessuno. Abbiamo però puntato il riflettore sui cinque scrittori che,
probabilmente, hanno avuto il maggior impatto sulla definitiva consacrazione
della crime fiction italiana.
Detto
questo… non ci resta altro da fare che andare alla loro scoperta.
Gli anni del successo
Oltre
ad essere scrittore è sceneggiatore di numerose fiction tv (tra cui ricordiamo RIS
Roma e Squadra antimafia). Ha esordito nella narrativa nel 1999 con il romanzo Attenti al Gorilla, il primo di una
serie noir che ha come protagonista un detective soggetto a sdoppiamenti di
personalità, che oltre ad essere omonimo
dell’autore condivide anche parte della sua biografia.
Successivamente,
con il volume Uccidi il padre (2014),
si è dedicato ad una nuova serie incentrata sulla poliziotta Colomba Caselli e
sul suo stravagante collaboratore Dante Torre, di cui è imminente l’uscita del
terzo episodio.
Ha
rivestito la carica di direttore della celebre collana dei Gialli Mondadori e quella di
direttore dei Libri per Ragazzi del medesimo gruppo editoriale. I suoi romanzi
sono tradotti in venti Paesi.
Marco Malvaldi
(1974):
Ricercatore
presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Pisa, ha esordito nella
narrativa nel 2007 con il giallo La
briscola in cinque pubblicato dalla casa editrice Sellerio.
Con
questo romanzo ha dato il via alla serie del BarLume, di cui i personaggi
principali sono il barista Massimo, gli anziani frequentatori del bar (Ampelio,
Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca) ed il commissario Fusco. Visto lo
straordinario successo, a partire dal 2013 dai libri è stata tratta una serie
televisiva intitolata I delitti del
BarLume.
Il
punto di forza delle opere di Malvaldi è rappresentato, oltre che dai personaggi,
dallo spiccato senso dell’umorismo. Seguendo il percorso tracciato dal maestro Camilleri,
che ha sdoganato un certo tipo di scrittura, l’autore ha fatto spesso ricorso
allo strumento del dialetto che, nelle bocche degli anziani protagonisti, produce
esiti esilaranti.
Maurizio De Giovanni
(1958):
Napoletano
purosangue, nel 2005 partecipò a un concorso riservato a giallisti emergenti con
un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta intitolato I vivi e i morti. Questo racconto, successivamente,
divenne la base del romanzo Le lacrime
del pagliaccio (edito da Graus nel 2006) che fu ripubblicato l'anno
successivo con il titolo Il senso del
dolore e rappresenta il primo episodio della serie di inchieste del
Commissario Ricciardi. La caratteristica principale di questo poliziotto, da
lui chiamata "il Fatto", è quella di poter percepire le ultime parole
e sensazioni delle vittime di morta violenta e di scorgerne il fantasma sul
luogo del delitto che si fa via via più evanescente.
A
partire dal 2013, De Giovanni ha affiancato a quella di Ricciardi una seconda
serie intitolata I bastardi di
Pizzofalcone: un “police procedural” ispirato all'87º Distretto di Ed
McBain, da cui è stata recentemente tratta una fiction televisiva di successo
andata in onda su Rai 1.
Donato Carrisi
(1973):
Dopo
essersi laureato in giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il Mostro di
Foligno, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Gli
studi condotti hanno avuto un peso notevole nella genesi dei suoi romanzi: le
indagini descritte nei libri sono frutto di un meticoloso lavoro di ricerca da
parte di Carrisi, che ha trasfuso le sue conoscenze della materia nell'ambito
della crime fiction.
Ha
iniziato la sua fortunata carriera con Il
suggeritore, il primo episodio dedicato all'investigatrice Mila Vasquez (Longanesi
nel 2009), con cui ha vinto il Premio Bancarella.
In
seguito, ha affiancato a questa serie un secondo ciclo imperniato sui
personaggi di Marcus e Sandra, che comincia con il romanzo Il tribunale delle anime (2011).
All'attività
di scrittore ha affiancato quella di giornalista – scrive per il Corriere della
sera – e quella di sceneggiatore, sia per la tv che per il cinema.
Antonio Manzini
(1964):
Prima
di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come attore cinematografico e
televisivo ed è stato sceneggiatore di alcuni film di successo (tra cui
ricordiamo Come Dio comanda di
Gabriele Salvatores del 2008).
Con
Pista nera (Sellerio, 2013) ha dato
il via alla fortunatissima serie di romanzi che ha come protagonista il
Vicequestore Rocco Schiavone: un poliziotto romano trapiantato ad Aosta che
ormai è diventato il beniamino di milioni di lettori. Burbero, cinico e
sarcastico, amante del loden e delle Clarks (che indossa nonostante le ostili
condizioni atmosferiche) questo personaggio è poco avvezzo ai compromessi ed
agisce al di fuori degli schemi, scontrandosi spesso col potere.
Il
grande successo di pubblico ha fatto sì Rocco
Schiavone diventasse una serie televisiva di successo, trasmessa recentemente
su Rai 2.
Ed eccoci arrivati alla fine…
Siamo
partiti da Augusto De Angelis e dal suo Commissario De Vincenzi per approdare a
quello che ormai è considerato il Rocco nazionale, ideato dalla fantasia di
Antonio Manzini. Cos'altro resta da dire?
Il
Giallo di casa nostra si sta dimostrando più vivo che mai, pronto ad accogliere sotto il suo mantello quegli autori che – utilizzando lo strumento della serialità – si dimostrano pronti a regalare al pubblico nuovi personaggi carismatici ed affascinanti... personaggi a cui, volente o nolente, chiunque finisce per affezionarsi.
tutti i big del giallo noir thriller...
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