Come ad ogni Natale - poiché l’estate è riservata a Ricciardi – è arrivata puntualissima la nuova avventura di Lojacono e dei suoi Bastardi: una serie che dopo la fiction tv ha ormai raggiunto una popolarità eguagliabile solo dal Rocco Schiavone di Manzini.
Questa volta ritroviamo i nostri eroi alle prese con un caso di aggressione.
Un uomo - presumibilmente di origine straniera - viene rinvenuto esanime in un cantiere della metro: è sprovvisto di documenti ed è stato picchiato con estrema violenza. Dopo il trasporto in ospedale, la vittima entra in coma senza aver potuto rivelare alcunché. Sarà compito dei Bastardi far luce sulla vicenda; così scopriranno che si tratta di un americano, in vacanza a Sorrento con la madre, e che la soluzione dell’enigma va ricercata in eventi risalenti a parecchi anni prima.
Un uomo - presumibilmente di origine straniera - viene rinvenuto esanime in un cantiere della metro: è sprovvisto di documenti ed è stato picchiato con estrema violenza. Dopo il trasporto in ospedale, la vittima entra in coma senza aver potuto rivelare alcunché. Sarà compito dei Bastardi far luce sulla vicenda; così scopriranno che si tratta di un americano, in vacanza a Sorrento con la madre, e che la soluzione dell’enigma va ricercata in eventi risalenti a parecchi anni prima.
L’abilità di De Giovanni è indiscutibile: la narrazione è gradevole ed il romanzo è scorrevole. Non è esagerato sostenere che i Bastardi siano ormai un’icona nazionale, in quanto il consenso di pubblico è vasto e gli aficionados sono sempre pronti ad appassionarsi alle nuove vicende di questo gruppo di poliziotti poco convenzionali.
Purtroppo, da qualche romanzo a questa parte, sembra che l'autore napoletano si sia un po’ adagiato sugli allori: manca quel quid in più in grado di trasformare un’opera gradevole in qualcosa di convincente. Il rischio di diventare ripetitivi – come è capitato a parecchi altri autori prima di lui – è evidente. Il reiterarsi delle solite situazioni, come i dilemmi sentimentali di Lojacono, la caccia di Pisanelli al killer di vecchietti e le sbruffonate di Aragona, ad un certo punto comincia a stancare... e la trama del romanzo, di conseguenza, cessa di possedere vita autonoma: rischia di trasformarsi in un semplice escamotage per raccontare le vicende personali dei protagonisti e viene risucchiata all’interno di una storia di fondo che prosegue da anni senza grosse novità.
“Come si cambia per non morire” cantava Fiorella Mannoia, tanti anni fa. La ricetta dei Bastardi non si discute, dato che fino ad ora ha funzionato alla perfezione… Tuttavia occorrerebbe un’idea, una variazione sul tema o una poderosa intuizione per garantire il “cambio di marcia” ad una storia che da qualche tempo pare proseguire col pilota automatico.
Aspettiamo al varco il buon Maurizio… e vedremo se deciderà di seguire il nostro consiglio oppure di continuare su un terreno che di certo garantisce sicurezza ma che di tanto in tanto fa provare al lettore una sgradevole sensazione di dejà-vu.
Consigliato a: gli amanti del giallo di casa nostra ed a tutti i fan della letteratura seriale, coloro che si affezionano ai personaggi e attendono trepidanti l’uscita di un nuovo libro della serie.
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