Buongiorno, lettori!
Finalmente torno anche io a parlarvi di libri e in questa occasione voglio raccontarvi di due romanzi che sarebbe riduttivo annoverare nell'angusto recinto della letteratura di genere, nonostante i risvolti e lo svolgimento della trama appartengano, di fatto, all'ambito della crime fiction. Due testi completamente differenti tra loro ma che riescono, attraverso l'utilizzo di una trama giallo noir, a narrare momenti storici di straordinaria portata (in un caso l'America degli anni Venti, nell'altro la fine dell'ex Jugoslavia) e a diventare opere "importanti", capace di parlare non solo a chi ama la letteratura poliziesca ma a chiunque ami leggere storie ben raccontate, costruite su personaggi ottimamente caratterizzati, e capaci di toccare le corde più profonde dell'animo umano.
Gli scomparsi, Tim Gautreaux
Minimum Fax, 462 pagine
Sam Simoneaux all'età di sei anni ha assistito al massacro della sua famiglia, salvandosi solo perché il padre lo ha nascosto repentinamente dentro una stufa. Al ritorno dal 1° conflitto mondiale viene assunto come addetto alla sicurezza in un grande magazzino. La sua routine quotidiana viene improvvisamente sconvolta quando, all'interno del negozio, viene rapita una bambina. Da quel momento in avanti l'ossessione di Sam sarà quella di ritrovare la piccola, riscattando così il proprio doloroso passato. Inizierà quindi un lungo viaggio nel cuore più nero dell'America, che lo condurrà a scoprire chi ha rapito la piccola.
La vicenda di un uomo alla ricerca della propria dimensione: questo è il filo conduttore di un libro sorprendente che può essere interpretato alla stregua di un tormentato percorso verso la redenzione. Si tratta, a mio parere, di un romanzo straordinario di un autore che non conoscevo ma che spero di rincontrare al più presto (se gli editori di casa nostra si decideranno a tradurre altri suoi libri).
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti all'indomani della Grande Guerra, con descrizioni di luoghi e ambienti che rievocano quelli di Huckleberry Finn, "Gli scomparsi" miscela sapientemente generi diversi: dal thriller al western, dal resoconto storico/fluviale al romanzo di formazione. Gautreaux ci regala un romanzo magistrale che parla di violenza e di punizione, di sensi di colpa e di redenzione, di amore per la famiglia e del senso della perdita. Un'opera che tocca nel profondo, in perenne equilibrio tra rabbia frustrata e intensa commozione, e che ha come assunto di fondo un concetto importante: non sempre è necessaria la vendetta per ottenere giustizia.
Acqua rossa, Jurica Pavicic
Keller, 367 pagine
Siamo nel 1989, sulla costa Dalmata dell'ex Jugoslavia. La diciassettenne Silva scompare improvvisamente dal suo villaggio. L'indagine, condotta dall'ispettore Gorky Ben, rivelerà un lato sconosciuto della giovane studentessa: un'inaspettata implicazione nel traffico di stupefacenti. La Storia nel frattempo segue il suo corso (più o meno) regolare: il regime di Tito crolla miseramente, Sain è costretto a dimettersi e il caso viene chiuso. Ma la famiglia di Silva non si arrenderà facilmente, continuando ostinatamente la ricerca e mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza. Solo a distanza di parecchi anni si aprirà uno spiraglio di luce sulla vicenda.
In Italia, purtroppo, conosciamo molto poco la letteratura di quella zona comunemente nota come Mitteleuropa. Ringraziamo quindi la casa editrice Keller per averci aperto gli occhi su un mondo semisconosciuto.
Molto interessante l'idea di fondo: quella di far coincidere la scomparsa della ragazza con la fine di un mondo intero, quello comunista, che pareva onnipotente e che si trova improvvisamente polverizzato in una miriade di territori ed etnie diverse. L'autore trasmette perfettamente il senso di smarrimento di una famiglia che si trova di fronte alla scomparsa di una figlia/sorella amata.
Si tratta di un libro che è molto più di un giallo: riesce a ripercorrere, in anni e momenti diversi, le esistenze stravolte dopo un tragico evento ma anche il modo in cui la situazione economico-politica degli stati succeduti alla defunta Jugoslavia ha influenzato i percorsi di vita dei personaggi.
Questi sono due romanzi di cui consiglio caldamente la lettura; due opere notevoli che sanno coordinare alla perfezione la traiettoria delle umane vicende con quelle del mondo in cui si sviluppano.
Gio
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