mercoledì 24 aprile 2019

Nero ananas, Valerio Aiolli





Premetto che, fino a qualche tempo fa, non conoscevo Valerio Aiolli. La curiosità per la candidatura al Premio Strega (Nero ananas è tra i dodici finalisti!), però, ha costituito un’attrattiva irresistibile e mi ha spinto a leggere questo romanzo che si è rivelato una delle più belle sorprese di questo scorcio di 2019.  
Questo libro rappresenta, prima di ogni altra cosa, una sorta di viaggio all'indietro nel tempo; un’escursione in un passato neanche troppo lontano: quello degli “anni di piombo”, che furono senza ombra di dubbio uno dei momenti più incandescenti della storia del nostro paese. Quattro anni – ricompresi tra il 1969 e il 1973 – che ridisegnarono in maniera indelebile il futuro di una nazione come l’Italia, vittima di un’estremizzazione della dialettica politica che si trasformò in violenza e terrorismo.  

Piazza Fontana fu l’evento che cambiò ineluttabilmente le sorti italiane, chiudendo per sempre “l'età dell'innocenza” (parafrasando Edith Warton) e dando il via alla cosiddetta strategia della tensione, che avrebbe logorato il paese negli anni a venire.
Aiolli miscela abilmente la storia ufficiale – che si svela dietro le figure di un anarchico errabondo, di un politico soprannominato il Pio e di un nugolo di personaggi appartenenti all'estrema destra (il Dottore, Falstaff, Zio Otto e il Samurai) - con la storia più intima e privata, incarnata nella figura di un ragazzino che in quella tragica giornata di dicembre vide sparire sua sorella e che negli anni a venire farà di tutto per ritrovarla.

Con una scrittura fluida e pulita l’autore toscano costruisce un intreccio avvincente, evitando gli usuali cliché dentro cui, talvolta, si sono impantanate le innumerevoli docu-fiction sull'argomento.
Ne scaturisce un romanzo di solido impianto storico in cui le piccole esistenze quotidiane – in particolare quella del giovane protagonista - vengono travolte da eventi più grandi di loro: trame oscure, servizi deviati e bombe letali.
A metà strada tra il resoconto storico/fattuale e il romanzo di formazione, Nero ananas è il duro ritratto di una nazione sull'orlo del baratro: un’Italia allo sbando, che nessuno è più in grado di capire e che scivola pian piano nella barbarie del sangue e degli attentati.
Una lettura utile ed interessante sia per chi è appassionato di letteratura inerente al tema, sia per chi ama le storie minimaliste – come quella del ragazzo e della sua famiglia – che si inseriscono in un contesto più ampio e sfaccettato.


Consigliato a: chi cerca un libro originale e ben scritto, capace di fondere l’inventiva del romanzo con la storia ufficiale, ed a chiunque voglia farsi un’idea delle nuove tendenze della letteratura di casa nostra (la candidatura allo Strega, in questo caso, è emblematica).


Voto: 7,5/10



Nessun commento:

Posta un commento