giovedì 1 marzo 2018

Una stagione selvaggia, Joe R. Lansdale


Hap Collins e Leonard Pine costituiscono una delle più riuscite coppie dell’universo noir. Il primo è bianco, ex galeotto e con un debole per le belle donne; il suo amico Leonard è  afroamericano, omosessuale e veterano del Vietnam.
Questo primo episodio della fortunata serie, pur garantendo la giusta dose di pathos e divertimento, mostra scarsa omogeneità nella trama ed appare un po’ troppo affrettato nello scioglimento dei nodi narrativi.

Trudy, l'ex moglie di Hap, torna improvvisamente dal passato ad infrangere l’atmosfera tranquilla e sorniona in cui i due amici si stanno crogiolando, tra lavori saltuari e sfide di tiro al piattello. La richiesta di aiuto per ripescare dalle acque del fiume un ingente malloppo, scaricato dopo una rapina in banca, pare allettante… almeno sulla carta.
Hap e Leonard si lasciano convincere a partecipare all'impresa. Quello che a prima vista pareva essere un gioco da ragazzi si trasforma però in una lotta all'ultimo sangue: tra voltafaccia, tradimenti e scontri con trafficanti d’armi, non sarà facile per i due amici portare a casa la pelle.

Il punto forte del romanzo è l’umorismo di fondo: sprezzante, politicamente scorretto e capace di sconfinare nel sarcasmo. L’atmosfera nostalgica e pregna di disincanto per gli irripetibili anni sessanta permea di sé l’intera vicenda. I personaggi – buoni e cattivi che siano – paiono sospesi a mezz'aria tra un passato ricco di sogni e aspirazioni ed un presente arido e gonfio di disillusione.
Fino a questo punto…. tutto parrebbe funzionare in maniera perfetta!
Il plot, purtroppo, non è adeguato a supportare le gesta di quei due fenomeni di Hap e Leonard: prevedibile, poco articolato e senza eccessivi guizzi, lascia nel lettore una sgradevole sensazione di deja-vu. Ogni tanto i dialoghi, caustici e ricchi di ironia, giungono in aiuto all'autore per cavare le castagne dal fuoco… però la storia un po’ frusta non riesce a convincere del tutto.   
Al di là di tutto, Una stagione selvaggia è un romanzo importante, in cui nascono ufficialmente due personaggi basilari per la narrativa di genere. Le opere successive – a cui mi dedicherò presto – probabilmente smentiranno il mio giudizio piuttosto tiepido e mi faranno apprezzare fino in fondo uno scrittore che è ritenuto tra i più grandi innovatori del noir contemporaneo.


Consigliato: a coloro che vogliono fare la conoscenza di una coppia fantastica, ricca di umorismo sardonico e di sana follia, in grado di conquistare il cuore degli amanti del noir ma anche dei lettori che non sono avvezzi a questo genere narrativo.


Voto: 6,5/10    



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