venerdì 27 ottobre 2023

L'ultima cosa bella sulla faccia della terra, Michael Bible


Una bella sorpresa questo romanzo, di impostazione nitidamente faulkneriana, ambientato nella cittadina di Harmony in Carolina del Sud. Si tratta di un libro relativamente breve – poco più di 130 pagine, articolate su 4 lunghi capitoli – ma che riesce a raccontare con rara efficacia una serie di vicende contrastanti, il cui registro varia dall’angoscia alla frustrazione, dalla rabbia alla malinconia.
Michael Bible è un giovane e talentuoso autore, capace di far parlare le voci del passato e quelle del presente, miscelandole pagina dopo pagina. La sua abilità sta nel far emergere una sensazione di inquietudine, amara e persistente, che diventa il leit motiv dell’intera narrazione: uno stato di quasi impasse in cui i peccati e i peccatori di questo piccolo microcosmo americano vengono tutt’ad un tratto ammutoliti da un gesto terribile e inconsulto.


L’ultima cosa bella sulla faccia della terra si apre con un consesso di uomini non più giovanissimi che raccontano una tragedia avvenuta una domenica di tanti anni prima. In quell’occasione Iggy, un adolescente solitario e problematico, si era cosparso di benzina nel corso di una funzione della locale Chiesa Battista, scatenando un incendio che aveva provocato la morte di ben 25 persone.
Da quel momento in avanti la trama procede avanti e indietro nel tempo, indagando le esistenze dei protagonisti, costrette tra segreti di famiglia e rigide imposizioni sociali dove, in molti casi, sesso e droga costituiscono le uniche vie di uscita.

Ritroviamo quindi Iggy, miracolosamente scampato all’incendio, nel braccio della morte; è in attesa dell’iniezione letale, impegnato a ricordare malinconicamente la propria turbolenta vita sentimentale – equamente divisa tra la intraprendente Cloe e l’originale Paul – culminata nella tragica morte di uno dei suoi partner. L’autore riesce nel difficile intento di “umanizzare” questo personaggio: non si tratta solo di un semplice criminale, ma di un ragazzo triste e ferito con cui il lettore entra immediatamente in empatia (pur sapendo benissimo che, per il suo delitto, non ci sarà perdono).

Il resto del romanzo si concentra sugli altri residenti di Harmony, vittime dirette e indirette dell'incendio. Farber, che lavora in biblioteca, sviluppa un legame sentimentale di breve durata con Cleo, l'ex amante di Iggy. In questa terza parte, la ragnatela di connessioni tra i vari personaggi e il loro rapporto con il giovane incendiario si fa sempre più serrato, evidenziando la fragilità delle relazioni umane nel loro particolarissimo e singolare intreccio.

Nella sezione finale torna in prima persona Joe, i cui genitori sono periti nell'incendio, vittima di residui traumatici di cui non riesce a liberarsi.


Con una prosa asciutta e incisiva, costruita su immagini forti, Bible ci restituisce l’immagine di una provincia americana in cui l’individualismo e la violenza la fanno da padroni; una società senza speranza in cui troppe giovani vite vengono stritolate senza la possibilità di poter ascoltare il caldo e lieve respiro della vita.

Voto: 8/10

2 commenti:

  1. Bravissimo Piergiorgio, sei il nostro "fiore all'occhiello ". Bravo nel raccontare, facilitando la lettura di ciò che proponi e rivelando i più intimi intrecci e sviluppi. M. Mandile

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