La
seconda edizione di Tempo di Libri si è appena conclusa e, con la mente ancora
fresca di ricordi ed esperienze, è il momento ideale per il nostro resoconto
della manifestazione.
Oltre
400 espositori, più di 800 incontri, 1.200 ospiti: questi sono i numeri di una fiera
che, dopo il parziale insuccesso della prima edizione, si è ripresa alla grande
arrivando ad un passo dalle centomila presenze.
Nonostante la scortesia nei confronti del Book Pride, che si terrà tra qualche giorno, lo spostamento della data ha sicuramente avuto la sua importanza: mentre la scelta del
ponte tra Pasqua ed il 25 aprile non era stata certo illuminata, l’anticipazione
dell’evento nelle prime settimane di marzo ha contribuito ad incrementare l’affluenza, aumentata
del 60% rispetto all’anno precedente. Un ottimo riscontro è arrivato dal pubblico
giovanile, poiché sono stati più di 15mila gli studenti - dalle scuole elementari alle
superiori – che hanno invaso i padiglioni di Fiera Milano, diffondendo il loro entusiasmo.
Ci
sono luci ed ombre…
Lati
negativi:
- La
nuova location di Fiera Milano, pur apparendo più “compatta” rispetto alla
precedente sita nel complesso di Rho Fiera, ha comportato una suddivisione tra
i due piani che ha reso tutto un po' dispersivo e confusionario. A parte il fatto di dover
salire e scendere da un piano all’altro (e capita parecchie volte nell’arco di
una giornata!), la distribuzione su due livelli è parsa un po’ antipatica, quasi
una sorta di frattura tra chi stava sopra e chi stava sotto (e viceversa).
- Permane
– nell’evento milanese – la sensazione di voler scimmiottare a tutti i costi lo
storico SalTo, un evento che ha trent’anni di storia alle spalle. Nonostante alcuni
tentativi di innovazione, infatti, la fiera milanese continua ad apparire una
specie di fotocopia del salone originario, riproducendone forme e contenuti.
- Non
è stata impeccabile la predisposizione del programma. Molto spesso, la concomitanza
di eventi rivolti allo stesso pubblico ha impedito agli spettatori di assistere
ad alcune presentazioni. Un piccolo esempio? Domenica, alle 11:30, tre mostri
sacri del giallo/noir (Joe R. Lansdale, Donato Carrisi e Leonardo Gori) presentavano le loro ultime fatiche letterarie. Considerato che si tratta di autori che si rivolgono più o meno alla stessa fascia di pubblico, piazzarli
alla stessa ora è apparso un grosso errore di valutazione.
- Niente
sconti, niente utilizzo delle tessere fedeltà… Questo rappresenta un grave
affronto verso i lettori: alla fine, senza promozioni, il salone non
si differenzia granché dalle classiche ed usuali librerie, che offrono i medesimi prodotti senza però far pagare il biglietto d‘ingresso.
Lati
positivi:
- Anche se non è comoda come quella precedente, la nuova struttura è comunque in una posizione facilmente raggiungibile con la
Metro e questo consente di superare
agevolmente l’annoso problema legato ai parcheggi.
- L’aver
raggruppato le sale conferenze in un unico
luogo ha consentito agli utenti di non girovagare a vuoto alla ricerca dell’evento
prescelto, come è capitato spesso in altre manifestazioni.
- La
presenza di un maggior numero di zone di ristoro, l’installazione di distributori
automatici e l’ottima localizzazione dei servizi igienici ha pienamente
soddisfatto un pubblico che, tra un incontro e l’altro, aveva sicuramente
bisogno di un caffè per ricaricare le pile.
- Tempo
di Libri rappresenta un ottimo strumento di confronto, non solo
con gli autori ma anche con altri lettori, ed è anche un comodo punto di incontro per trovarsi con gli amici lontani che condividono la stessa
passione.
Prima di partire ci eravamo dati un budget a testa...
Gio ha dato fondo al suo acquistando sette libri; Mely, invece, è stata più brava e ne ha comprati solamente tre (uscendo anche dai suoi soliti generi... incredibile!)
Gio ha dato fondo al suo acquistando sette libri; Mely, invece, è stata più brava e ne ha comprati solamente tre (uscendo anche dai suoi soliti generi... incredibile!)
Entrate di Gio
- tre gialli italiani
Stella o croce, Gian
Mauro Costa Malanottata, Giuseppe
Di Piazza L’ultima scelta,
Leonardo Gori
- un
saggio:
Shock politics,
Naomi Klein
- un
grande classico:
l conte di
Montecristo, Alexandre Dumas
- due
opere di altrettanti grandi autori contemporanei:
La donna dai capelli
rossi, Orhan Pamuk
L’umiliazione,
Philip Roth
Entrate di Mely
- un fantasy per ragazzi:
The Lock, P.D. Baccalario (la serie completa racchiusa in un unico volume)
La
sposa scomparsa, Rosa Teruzzi
- un (presunto) horror per ragazzi:
La
casa degli anni scomparsi, Clive Barker
Sperando
di non avervi annoiati troppo, ci congediamo… e alziamo le vele del nostro
piccolo vascello in direzione Book Pride: domenica 25 marzo saremo lì!
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