mercoledì 14 marzo 2018

Tempo di libri 2.0 – Il ritorno


La seconda edizione di Tempo di Libri si è appena conclusa e, con la mente ancora fresca di ricordi ed esperienze, è il momento ideale per il nostro resoconto della manifestazione.
Oltre 400 espositori, più di 800 incontri, 1.200 ospiti: questi sono i numeri di una fiera che, dopo il parziale insuccesso della prima edizione, si è ripresa alla grande arrivando ad un passo dalle centomila presenze.
Nonostante la scortesia nei confronti del Book Pride, che si terrà tra qualche giorno, lo spostamento della data ha sicuramente avuto la sua importanza: mentre la scelta del ponte tra Pasqua ed il 25 aprile non era stata certo illuminata, l’anticipazione dell’evento nelle prime settimane di marzo ha contribuito ad incrementare l’affluenza, aumentata del 60% rispetto all’anno precedente. Un ottimo riscontro è arrivato dal pubblico giovanile, poiché sono stati più di 15mila gli studenti - dalle scuole elementari alle superiori – che hanno invaso i padiglioni di Fiera Milano, diffondendo il loro entusiasmo.


Questo è il quadro generale ed oggettivo, ma noi come abbiamo vissuto questa esperienza?   
Ci sono luci ed ombre…

Lati negativi:
- La nuova location di Fiera Milano, pur apparendo più “compatta” rispetto alla precedente sita nel complesso di Rho Fiera, ha comportato una suddivisione tra i due piani che ha reso tutto un po' dispersivo e confusionario. A parte il fatto di dover salire e scendere da un piano all’altro (e capita parecchie volte nell’arco di una giornata!), la distribuzione su due livelli è parsa un po’ antipatica, quasi una sorta di frattura tra chi stava sopra e chi stava sotto (e viceversa).
- Permane – nell’evento milanese – la sensazione di voler scimmiottare a tutti i costi lo storico SalTo, un evento che ha trent’anni di storia alle spalle. Nonostante alcuni tentativi di innovazione, infatti, la fiera milanese continua ad apparire una specie di fotocopia del salone originario, riproducendone forme e contenuti.
- Non è stata impeccabile la predisposizione del programma. Molto spesso, la concomitanza di eventi rivolti allo stesso pubblico ha impedito agli spettatori di assistere ad alcune presentazioni. Un piccolo esempio? Domenica, alle 11:30, tre mostri sacri del giallo/noir (Joe R. Lansdale, Donato Carrisi e Leonardo Gori) presentavano le loro ultime fatiche letterarie. Considerato che si tratta di autori che si rivolgono più o meno alla stessa fascia di pubblico, piazzarli alla stessa ora è apparso un grosso errore di valutazione.
- Niente sconti, niente utilizzo delle tessere fedeltà… Questo rappresenta un grave affronto verso i lettori: alla fine, senza promozioni, il salone non si differenzia granché dalle classiche ed usuali librerie, che offrono i medesimi prodotti senza però far pagare il biglietto d‘ingresso.

Lati positivi:
Anche se non è comoda come quella precedente, la nuova struttura è comunque in una posizione facilmente raggiungibile con la Metro e questo consente di superare agevolmente l’annoso problema legato ai parcheggi.
- L’aver raggruppato le sale conferenze in un unico luogo ha consentito agli utenti di non girovagare a vuoto alla ricerca dell’evento prescelto, come è capitato spesso in altre manifestazioni.
- La presenza di un maggior numero di zone di ristoro, l’installazione di distributori automatici e l’ottima localizzazione dei servizi igienici ha pienamente soddisfatto un pubblico che, tra un incontro e l’altro, aveva sicuramente bisogno di un caffè per ricaricare le pile.
- Tempo di Libri rappresenta un ottimo strumento di confronto, non solo con gli autori ma anche con altri lettori, ed è anche un comodo punto di incontro per trovarsi con gli amici lontani che condividono la stessa passione.


Ed ora passiamo alla parte succulenta: LE COMPERE!!!

Prima di partire ci eravamo dati un budget a testa...
Gio ha dato fondo al suo acquistando sette libri; Mely, invece, è stata più brava e ne ha comprati solamente tre (uscendo anche dai suoi soliti generi... incredibile!)

Entrate di Gio

- tre gialli italiani
  Stella o croce, Gian Mauro Costa  Malanottata, Giuseppe Di Piazza  L’ultima scelta, Leonardo Gori

- un saggio:
  Shock politics, Naomi Klein

- un grande classico:
       l conte di Montecristo, Alexandre Dumas

- due opere di altrettanti grandi autori contemporanei:
       La donna dai capelli rossi, Orhan Pamuk 
       L’umiliazione, Philip Roth


Entrate di Mely

- un fantasy per ragazzi:
  The Lock, P.D. Baccalario (la serie completa racchiusa in un unico volume)

- un giallo: 
  La sposa scomparsa, Rosa Teruzzi

- un (presunto) horror per ragazzi:
  La casa degli anni scomparsi, Clive Barker


Sperando di non avervi annoiati troppo, ci congediamo… e alziamo le vele del nostro piccolo vascello in direzione Book Pride: domenica 25 marzo saremo lì!


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