giovedì 25 aprile 2019

ESCAPE BOOK #1 – Il segreto del club, Ivan Tapia





Tornano – dopo un bel po’ di tempo – le nostre letture di coppia. Stavolta abbiamo scelto un libro molto particolare: un testo interattivo in cui il lettore si trova ad impersonare la figura della reporter protagonista, dovendo quindi risolvere gli enigmi in prima persona.

Candela è una giovane giornalista che si occupa di un caso molto particolare: un gruppo di persone compra e rivende titoli di aziende per portare un grande scompiglio economico in Europa e lei vuole andare in cerca di prove per impedire il disastro. Per farlo, decide di sfidare il capo di tale gruppo ed entra nel Dedalo, ovvero un sistema di sicurezza molto particolare: si tratta, infatti, di una serie di stanze da cui è possibile uscire solo risolvendo degli enigmi. Se già così non è semplice, a complicare le cose si aggiunge la lotta contro il tempo, dato che nella prima stanza viene diffuso un gas letale e, se si vuole sopravvivere, è fondamentale raggiungere in tempo l’ultima stanza per ottenere l’antidoto.

La lettura è intrigante e divertente, tuttavia vi sono alcuni difettucci qui e là, come ad esempio:
- errori di stampa
- testo a tratti ripetitivo
- non c’è un totale adattamento della traduzione per le chiavi degli enigmi
- l’impaginazione di alcune tavole non agevola il lettore poiché parte degli schemi gira nella piega dell’apertura centrale delle pagine (in sostanza, dovete spalancare MOLTO bene il libro per vedere TUTTO lo schema)

Per procedere nella lettura è necessario risolvere tutti gli indovinelli, ma se vi spaventa l’idea di non farcela non abbiate paura perché nelle ultime pagine si trovano indizi e soluzioni!

Mely:
Io mi sento di dare un voto positivo a questo libro perché, nonostante le pecche, ho trovato originale l’idea di un libro-game per adulti che riprende il concetto dell’escape room e lo mette alla portata di tutti. Inoltre, mi è sembrato un ottimo passatempo e credo che nei volumi successivi ci possa essere un miglioramento: il potenziale c’è e credo sia compito del traduttore/della casa editrice tirarlo fuori al massimo delle possibilità.






Gio:
Indubbiamente è interessante il progetto di adattare in un libro a tema il fenomeno delle escape-room, che sta pian piano dilagando nella nostra cultura. Purtroppo, la trama è ripetitiva ed inconsistente: una sorta di “pretesto” per la redazione del volume che, dal punto di vista della lettura intesa in senso lato, non soddisfa per niente (si tratta, in sostanza, di un thriller di bassa lega e piuttosto raffazzonato). Rimane, al di là di tutto, il divertimento quasi fanciullesco di risolvere gli enigmi per procedere nella sfida: per chi sa accontentarsi, questo stimolo ad andare avanti può essere anche sufficiente. 




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