Il lato oscuro
dell’addio, Michael Connelly
Connelly
è un fuoriclasse!
Giunto
al ventinovesimo romanzo - il
diciannovesimo incentrato sul personaggio Harry Bosch – non perde un
colpo… Anzi: senza paura di essere smentiti, si può dire che Il lato oscuro dell’addio sia uno dei
suoi migliori libri in assoluto.
Anche
se Harry ha definitivamente lasciato il LAPD, la vita da pensionato non gli si
addice per niente. Le indagini investigative fanno parte del suo background e tanti
anni trascorsi a dare la caccia ai criminali non possono essere cancellati con
un colpo di spugna: il desiderio di rimettersi in gioco è troppo forte per non
essere assecondato.
Lo
ritroviamo nella duplice veste di investigatore privato e di volontario
per la polizia di san Fernando. Si troverà così impegnato su due fronti: da un
lato dovrà scovare l’erede dell’anziano Whitney Vance, uno degli uomini più
ricchi d’America, giunto agli sgoccioli della sua fortunata esistenza; dall'altro
dovrà cercare di bloccare uno stupratore seriale, soprannominato "Tagliareti",
che ha seminato il terrore nella locale comunità latino-americana. Le due indagini
non saranno per niente semplici ma, come al solito, il talento investigativo di
Bosch riuscirà a superare tutti gli ostacoli presenti sul percorso.
Lo
so… quando si parla di Michael Connelly sono un pochino di parte.
Penso che non ci sia niente di meglio dei suoi romanzi, per gli appassionati di thriller/noir, e questo nuovo libro ne è la conferma: la trama
avvincente, la scrittura fluida e, soprattutto, un protagonista in forma
smagliante... Gli ingredienti perfetti per una storia che scorre via alla
velocità della luce (e che io ho divorato in poco più di un giorno, nonostante le quasi quattrocento pagine!)
Harry
Bosch è ormai un’icona della letteratura di genere: uno degli ultimi eroi
romantici, acuto e brillante, ma poco conforme alle regole. Animato da una
profonda curiosità intellettuale, spinto da un irrefrenabile desiderio di
verità e dalla sete di giustizia, è un personaggio a cui si sono affezionati
milioni di lettori. In Il lato oscuro
dell’addio lo ritroviamo forse un po’ invecchiato (ha da parecchio superato
le sessanta primavere), un po’ meno burbero rispetto al passato (la presenza
della figlia Maddie ha contribuito a mitigare il suo carattere) ma sempre
pronto ad impegnarsi a fondo per raggiungere il traguardo prefissato.
Michael
Connelly, attraverso le gesta del suo detective, riesce a trasportare il
lettore in due mondi diversi: la piccola ed ispanica San Fernando e la Los Angeles dei mastodontici grattacieli. Con una narrazione
incalzante, che non dà tregua, costruisce un thriller metropolitano che avvolge
a poco a poco il lettore in una spirale che non lo lascerà fino all'epilogo.
E scusate se è poco…!
E scusate se è poco…!
Consigliato
a: tutti gli amanti dei "thriller con l’anima": quei romanzi in grado di fondere
alla perfezione la trama adrenalinica e la dimensione emotiva di storie,
personaggi ed eventi.
Voto:
8/10
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