giovedì 7 giugno 2018

La strada, Cormac McCarthy


Un romanzo struggente ed allo stesso tempo potente, meritatamente insignito del Premio Pulitzer.
È difficile – se non impossibile - incasellarlo in un preciso genere letterario: l'ambientazione "fantascientifica" e post-apocalittica costituisce solo il palcoscenico su cui va in scena questo dramma angosciante, ansiogeno, tetro; l'inquietudine etica ed esistenziale rimanda invece alla letteratura di solido impianto filosofico.

Un padre ed il figlioletto intraprendono un viaggio difficile e solitario, in un mondo coperto di cenere dopo una catastrofe (di cui non viene specificato alcunché). Circondati da personaggi che hanno perso qualsiasi traccia di umanità e si dedicano sistematicamente alla violenza ed al saccheggio, l’uomo e il bambino procedono lungo la loro “strada”: un percorso difficile e irto di pericoli, ma che rappresenta ormai l’unica vera speranza di vita.
Il mondo che attraversano, giorno dopo giorno, non è altro che un grigio labirinto privo di vie di uscita: una sorta di voragine angosciosa che ha risucchiato e polverizzato esseri umani, animali, intere città; un luogo da cui è impossibile tornare indietro. Chissà se esiste ancora qualche traccia di speranza, in questo itinerario angosciante e claustrofobico? 

Opera dura, lucida, affascinante, che può contare su una scrittura asciutta, essenziale, a tratti quasi scarna. I dialoghi, molto spesso, sono brevi come dei semplici "botta e risposta".
In poco più di duecento pagine McCarthy riesce a fare a pezzi il mito Americano, narrando una vicenda in cui la fatica, il sacrificio e la paura dell'ignoto si svelano davanti agli occhi del lettore in maniera fredda, improvvisa e tagliente.
Il rapporto padre-figlio, tenero ed intenso, viene descritto e sviscerato in maniera esemplare, diventando la trave portante dell’intera narrazione: la storia di due esseri umani che, morto tutto ciò che stava loro intorno, sono diventati "l’uno il mondo dell’altro".
Alessandro Baricco, a proposito di Cormac McCarthy, disse: “riesce ad essere freddo e passionale allo stesso tempo”. Non mi sento proprio di contraddirlo…


Consigliato a: coloro che amano le storie in grado di colpire nel profondo ed a chiunque desideri affrontare un'opera indimenticabile, capace di sollecitare la riflessione ed a proporre interrogativi riguardo l'umana esistenza.


Voto: 8/10


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