martedì 5 giugno 2018

La metà del diavolo, Joseph Incardona


Questo è un noir duro, adrenalinico e senza speranza. L’ambientazione è assolutamente originale: quella sorta di "terra di nessuno" costituita dall'autostrada e dalle sue pertinenze, siano esse autogrill o aree di sosta.
In questo ambiente circoscritto si muove un serial killer di bambine: un mostro con desideri smodati ed incontrollabili che non rimangono segregati nella testa ma vogliono uscire attraverso la cicatrice che gli devasta il cuoio capelluto. Ma in quella manciata di chilometri incontriamo anche un uomo assetato di vendetta, che ha scelto l’autostrada come terreno di caccia ed è alla perenne ricerca di indizi che gli permettano di individuare la belva che, qualche tempo prima, gli ha strappato l’amata figlioletta.
  
Siamo in pieno agosto, quando il caldo torrido ed implacabile cuoce l'asfalto e gran parte delle famiglie si sono ormai messe in viaggio per le vacanze. Una ragazzina viene misteriosamente sottratta alla custodia dei genitori durante una sosta all'autogrill. Scatta l’allarme nazionale ed il capitano Julie Martinez giunge sul posto col suo assistente, dando immediatamente il via alle ricerche. Da quel momento in avanti la sua vicenda si intreccerà con quelle dei genitori della bambina, del rapitore e di una coppia la cui figlia era stata rapita anni prima, in un susseguirsi di eventi vorticosi che saranno il prologo ad un imprevedibile finale.

La forza di questo romanzo non sta tanto nella trama gialla, che in realtà risulta piuttosto semplice se non ridotta all'osso. Sono i personaggi a diventare il fulcro dell’intera narrazione, con la loro complessa psicologia e le loro perversioni, descritte in maniera drammatica ed esemplare
Sullo sfondo, quasi si trattasse di una presenza costante ma invisibile, si staglia il male assoluto: un'entità impalpabile e crudele, priva di scrupoli, che non ammette ripensamenti
La scrittura è rapida e veloce; talvolta fa ricorso a frasi brevi, smozzicate, che si accumulano l’una dopo l’altra.
Si tratta, in conclusione, di un noir per nulla rassicurante, capace di scavare negli anfratti più torbidi dell’animo e di disegnare il quadro di un’umanità sbandata, sconfitta, che va lentamente verso la deriva.


Consigliato a: coloro che vogliono leggere un noir adrenalinico ed originale, capace di rappresentare i lati più oscuri dell’animo umano, ed a chiunque adori la letteratura di genere che sa “osare” e puntare in alto, uscendo dai canoni del deja-vu.


Voto: 7,5/10




Nessun commento:

Posta un commento