giovedì 24 maggio 2018

Le correzioni, Jonathan Franzen



Un libro assolutamente geniale. 
Non avevo mai letto alcunché di Franzen: da questo momento in avanti, credo che mi dedicherò a recuperare tutte le sue opere passate.
Romanzo postmodernista, scritto con una lucidità mostruosa ed uno stile caustico e inimitabile: colpisce nel profondo e lascia il segno.

Enid e Alfred, due anziani coniugi del Midwest, trascinano stancamente la loro esistenza sulle macerie di quello che era stato il loro matrimonio. Il marito è ormai vittima del terribile morbo di Parkinson; la donna desidera con tutta se stessa di radunare per un "ultimo" Natale in famiglia i tre figli: Gary, depresso dirigente di banca; Chip, allontanato dall'insegnamento per comportamenti non tollerabili; Denise, cuoca di successo che nasconde i suoi lati oscuri. Tre figli che sono stati cresciuti secondo le regole dell'America puritana del dopoguerra, incapace di tollerare ogni minimo scostamento da ciò che è considerato "giusto" e "accettabile".

La vicenda della famiglia americana contemporanea, sviscerata nel corso degli anni da fior fior di scrittori (si pensi alla Oates, a Philip Roth, a Richard Ford), assume nell'immaginario dell'autore una nuova linfa ed una nuova malleabile consistenza. Lo stile di vita borghese - a cui bisogna attenersi, operando opportune ed essenziali "correzioni" - diventa un grosso limite per tutti i protagonisti: i modelli di comportamento idealizzati sono profondamente radicati all'interno della loro esistenza, ma allo stesso tempo hanno basi friabili ed inconsistenti.
Franzen, con una scrittura intensa e scorrevole, costruisce un ritratto magistrale, a tratti ironico ed a tratti doloroso, di una famiglia che cerca di rispettare i canoni prestabiliti. Molto spesso si muove avanti e indietro nel tempo, mostrandoci l'evoluzione dei vari personaggi: moderni antieroi, gonfi di imperfezioni e di speranze disilluse, che affrontano un destino pieno di incognite e variazioni sul tema. 
Alla fine della lettura, resta qualcosa dentro per davvero: i dialoghi indimenticabili, i personaggi autentici nelle loro contraddizioni, gli incastri quasi "matematici" di eventi e situazioni si installano nella mente del lettore ed occupano una posizione dal quale non andranno via con troppa facilità. 
Giudizio: un capolavoro della letteratura americana contemporanea.


Consigliato a: chiunque desideri affrontare uno dei migliori romanzi americani degli ultimi decenni ed a coloro che vogliono fare la conoscenza di un autore dal talento straordinario.


Voto: 8,5/10


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