venerdì 16 marzo 2018

La natura della grazia, William Kent Krueger


Davvero una gradita sorpresa questo romanzo, insignito nel 2014 del prestigioso Edgar Award, un premio che è considerato l’Oscar del libro giallo.
Per trama, analogie ed ambientazione mi ha fatto ripensare a Stand by me – Ricordo di un’estate di Stephen King ma anche a due recenti opere italiane: L’uomo nero e la bicicletta blu di Eraldo Baldini e L’estate del cane bambino di Laura Toffanello e Mario Pistacchio.

Il protagonista Frank Drum, ormai adulto, racconta una vicenda di tanti anni prima, rivelando ciò che accadde nel lontano 1961: una lunga serie di tragici eventi che contribuirono a cambiare per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.
In quella torrida estate ormai lontana nel tempo, il tredicenne Frank trascorse dei momenti terribili. La morte fece capolino all'interno della sua esistenza assumendo le forme più disparate: incidente, cause naturali, suicidio o omicidio. Il ragazzo si trovò così, di punto in bianco, catapultato nel mondo degli adulti: un microcosmo pieno di segreti e di bugie, in cui fu costretto a crescere in fretta, dando prova di una maturità superiore a quella richiesta dalla giovane età.

Si tratta a tutti gli effetti di un ottimo romanzo di formazione: una di quelle storie capaci di catturare con grazia ed acutezza il delicato passaggio dall'infanzia all'età adulta. Il senso di colpa e l’espiazione, il rimpianto e il riscatto individuale sono alcuni degli elementi cardine della trama: nel corso della storia si ripropongono di frequente, garantendo profondità e sollecitando la riflessione.
I personaggi sono realistici e vengono tratteggiati con grande maestria. Si inseriscono alla perfezione in un ambientazione affascinante ed allo stesso tempo inquietante come quella del Minnesota rurale: un frammento di un’America in corso di cambiamento ed in cui l’elezione di un nuovo presidente sembrava preludere ad una svolta improvvisa.    
Ben strutturato, sospinto da una scrittura trascinante ed incisiva, La natura della grazia è un libro che tiene incollati per oltre trecento pagine fino al risolutivo colpo di scena. Giunti al termine della narrazione, una furtiva lacrima di commozione illumina il volto del lettore; un lettore che – come accade per le opere migliori – si è lasciato coinvolgere fino in fondo da una vicenda che, malgrado la lontananza temporale, è ispirata da valori attualissimi e reali.


Consigliato a: coloro che vogliono scoprire uno dei migliori romanzi americani degli ultimi anni, scritto da un autore poco conosciuto da noi ma dotato di un talento straordinario.


Voto: 8/10



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