venerdì 17 novembre 2017

L'angolo di Gio: Lincoln nel Bardo, George Saunders




Lincoln nel Bardo, George Saunders

Il "Bardo" del titolo rappresenta un interludio in cui le anime dei defunti, appena abbandonate le spoglie terrene, aspettano di raggiungere l'aldilà.
Partendo da un avvenimento poco noto della vita di Abramo Lincoln, Saunders rivisita in chiave postmoderna l'Antologia di Spoon River di Edgar Lee-Masters: i protagonisti della vicenda sono defunti che parlano della vita che si sono lasciati alle spalle e dalla quale - probabilmente - non si sono ancora distaccati.
Ma procediamo con ordine…

Siamo nel febbraio del 1862 e Lincoln, che ha subito ingenti perdite di uomini nella battaglia di Fort Donelson, è considerato un incompetente dall'intera nazione. A rendere ancora più difficile quel tragico momento sopraggiunge, come un fulmine a ciel sereno, la morte del piccolo Willie, il figlio prediletto del Presidente. La salma viene seppellita a Georgetown, accompagnata dal cordoglio di tutto il paese. Durante la notte, Lincoln torna al cimitero e, dopo aver scoperchiato la bara, stringe a sé il corpo esanime del figlioletto.

Attraverso questo racconto gotico ed inusuale, ci addentriamo in una specie di limbo popolato da spiriti erranti che non hanno ancora preso consapevolezza della propria morte e, in una sorta di contrappasso dantesco, si lasciano annientare dal senso di colpa e dalle perversioni che hanno caratterizzato la loro esistenza.
Mediante l'originale assemblaggio di documenti artefatti ad hoc - che restituiscono  testimonianze cronachistiche dell'epoca – e di monologhi di trapassati, Saunders ci consegna un libro più unico che raro. In precario equilibrio tra farsa e tragedia, tra dramma e rappresentazione teatrale, l'autore ci restituisce un'opera che, come esposto nella quarta di copertina, "rivoluziona non poco il concetto comune e tradizionale di romanzo".
Purtroppo, l'esilità della trama non gioca certo a suo favore: alla fine il ripetersi di situazioni diventa eccessivo ed il racconto si incarta su se stesso, in un alternarsi di personaggi e situazioni ridondanti. Resta tuttavia encomiabile il coraggio di Saunders, che è riuscito a scrivere un qualcosa di assolutamente innovativo che non somiglia a nessun'altra opera contemporanea: e questo vuol dire davvero tanto!


Consigliato a: coloro che vogliono leggere un romanzo originale e profondamente innovativo, recentemente insignito del prestigioso Man Booker Prize.


Voto: 7/10 


3 commenti:

  1. Mi incuriosisce tanto questo romanzo, lo metto subito in wishlist!

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  2. Ma che peccato! L'incartamento intendo... Ma credo che lo metterò in lista, non pensavo avesse questa trama ��

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